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(sito rai) - A Tg2 Dossier un viaggio nel mondo dei flash mob. Retroscena, dinamiche, curiosità di un fenomeno che sta dilagando in internet e conquistando i più giovani, ma non solo. Cosa si nasconde dietro questi pubblici raduni, improvvisati e coreografici? Nuove forme di...

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(sito rai) - A Tg2 Dossier un viaggio nel mondo dei flash mob. Retroscena, dinamiche, curiosità di un fenomeno che sta dilagando in internet e conquistando i più giovani, ma non solo. Cosa si nasconde dietro questi pubblici raduni, improvvisati e coreografici? Nuove forme di comunicazione e socialità? O la prepotenza della realtà virtuale che invade la vita? Ne parlano al Tg2 psichiatri e sociologi ma anche i protagonisti stessi di queste performance, in cui ci siamo infiltrati per saperne di più. Nella maggior parte dei casi, il flash mob non ha alcuna motivazione se non quella di rompere la quotidianità. I partecipanti all'azione (flashmobbers o mobbers) si incontrano in un punto prestabilito per realizzare assieme un'azione corale che non ha alcun senso, se non contestualizzato in quei brevi istanti di evento. In questi casi, il flash mob si presenta come un'azione apolitica, aconfessionale, priva di connotazioni religiose, politiche o sociali; in essa viene unicamente incoraggiata la piena libertà di espressione. In alcuni casi la coreografia dell'evento è talmente curata da far invidia ai migliori musical hollywoodiano degli anni '50. Gli interventi sono dell'antropologo Paolo Cianconi, del sociologo Guido Di Fraia e di un organizzatore di flash mob Andrea Fiorillo. Naturalmente pubblicità e musica hanno subito visto in questo evento una forza comunicativa dirompente e per questo, sempre più spesso, stanno usando questo strumento nei loro spot o video. il dossier finisce con la citazione di un assioma della legge di Murphy.

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