(sito rai) - Vita positiva è il titolo della puntata che Giovanni Anversa dedica alla condizione di chi convive con lAIDS e alle problematiche che ancora deve affrontare nella società. In studio la storia di una ragazza sieropositiva nata da genitori tossicodipendenti che le hanno trasmesso il virus.
A ridosso della giornata mondiale di lotta allAIDS che si celebra ogni Primo dicembre, Racconti di vita riporta lattenzione su una malattia che dai primi anni Ottanta ad oggi ha causato 25 milioni di vittime. Se in quegli anni il virus terrorizzava, oggi di questa infezione si parla sempre meno, come se, laver scoperto alcuni farmaci che la tengono a bada, la rendesse meno pericolosa. In realtà il contagio non si è fermato tanto che nel mondo si registrano 7.500 nuovi casi ogni giorno e i giornali parlano di una nuova paura. Prova ne sono i 40.000 nostri concittadini sieropositivi, cioè un quarto degli ammalati, che non sanno di esserlo secondo i dati dellIstituto Superiore di Sanità.
Per parlare di come si vive con lAids Giovanni Anversa ospita in studio Jessica, una ventitreenne nata sieropositiva da una madre tossicodipendente che le ha trasmesso il virus. E' lei a testimoniare come ancora sopravvivono i pregiudizi e come le persone con HIV debbano ancora nascondersi e affrontare difficoltà nel vita quotidiana e nel lavoro.
Accanto a questi aspetti si parla anche di prevenzione con Alberto, lo studente 18enne di un liceo romano (Keplero) che è riuscito a far installare nella sua scuola distributori di preservativi e a realizzare progetti di educazione alla salute. Nei filmati, storie di persone sieropositive e testimonianze di medici che lavorano negli ambulatori ospedalieri. (in streaming) le storie di Ada che vive a Pordenone e Stefano che vive a Bologna; nelle loro storie il grande disagio e la paura quando hanno scoperto di essere sieropositivi e poi la grande speranza di rinascita quando, a fine anni '90, sono arrivati i farmaci antiretrovirali. Ada è felicemente sposata e lavora per il Network Persone Sieropositive di Rosaria Iardino mentre Stefano è gay, lavora come educatore nel centro di accoglienza 'La Rupe' ed è molto attivo nel circolo 'Il Cassero' - Il Circolo Arcigay il Cassero di Bologna è unassociazione solidaristica di promozione sociale, senza scopo di lucro, fondata nel 1982 e impegnata per migliorare la qualità della vita di gay e lesbiche.
La puntata inizia mandando in onda un pezzettino della fiction 'Tutti pazzi per amore' dove, una delle storie riguarda due fidanzati dove, lui, è sieropositivo e, ad un certo punto confessa alla sua ragazza il suo stato di salute. Un dato importante: nel rapporto Euro HIV index del 2009 su 29 paesi europei, l'Italia è al 27° posto in tema di prevenzione.
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