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(sito neapolis) - Pene più severe per combattere il “grooming”. Se il termine inglese risulta nuovo, il concetto purtroppo non lo è. Si tratta dell’adescamento di minori su internet. Viene dalla Commissione europea la proposta di una direttiva che, se approvata dal Consiglio...

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(sito neapolis) - Pene più severe per combattere il “grooming”. Se il termine inglese risulta nuovo, il concetto purtroppo non lo è. Si tratta dell’adescamento di minori su internet. Viene dalla Commissione europea la proposta di una direttiva che, se approvata dal Consiglio dell’Unione e dal Parlamento europeo, obbligherà gli Stati membri a inasprire le pene per chi si macchi del reato di pedopornografia. Secondo l’istituzione comunitaria, in Europa è tra il 10 e il 20 la percentuale di minori esposti al rischio di violenze sessuali, e risulta in costante aumento il numero di siti a contenuto pedopornografico, con 200 immagini nuove pubblicate ogni giorno. Parecchi anche i casi di recidiva, con il 20 per cento degli aggressori che tende a commettere nuovamente il reato dopo la condanna. La Commissione europea chiede insomma maggiore impegno nel campo della prevenzione e della protezione delle vittime, con trattamenti ad hoc che impediscano la ripetizione del reato. Materia non facile da disciplinare, e che infatti verrebbe delegata ai singoli Stati, chiamati a muoversi su terreni quali il blocco degli accessi ai siti web a contenuto pedopornografico e l’interdizione del condannato dall’esercizio di attività che comportino il contatto con minori. Secondo Cecilia Malmstrom, il commissario europeo che ha presentato la proposta di direttiva, “abusare di minori significa perpetrare orrendi delitti contro bambini e adolescenti, marchiandoli a vita”.

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