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(sito neapolis) - “Giochiamo al bersaglio contro i bambini down”. È un gruppo-choc, quello comparso su Facebook, che è riuscito a raccogliere oltre 1300 iscritti. Ma subito per fortuna è scattata la rivolta del popolo della Rete, che ha bersagliato di insulti i promotori...

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(sito neapolis) - “Giochiamo al bersaglio contro i bambini down”. È un gruppo-choc, quello comparso su Facebook, che è riuscito a raccogliere oltre 1300 iscritti. Ma subito per fortuna è scattata la rivolta del popolo della Rete, che ha bersagliato di insulti i promotori dell’iniziativa e costretto i gestori del social network a rimuovere dal web la pagina della vergogna. Mara Carfagna, ministro per le Pari Opportunità, ha parlato di «atto indegno di persone civili, inaccettabile e pericoloso» assicurando che i responsabili non la faranno franca e saranno perseguiti. Collocato nella categoria “Salute e benessere”, il gruppo vedeva come fondatori e amministratori un certo “Signore della notte” e anche “Il vendicatore mascherato”. Deliranti i loro proclami: «Perché dovremmo convivere con questi ignobili creature, con questi stupidi esseri buoni a nulla?”. E ancora:” I bambini Down sono solo un peso per la nostra società”. Per fortuna sono arrivate le reazioni. Immediate. Sempre su Facebook si è formato un gruppo di protesta che in poche ore ha raggiunto oltre cinquemila iscritti. L’altra faccia del web, quella che ripudia i messaggi di odio e si indigna di fronte a simili idiozie.

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