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(sito neapolis) - Gli italiani sempre più drogati di social network. Non riescono a staccarsene. Peggio di noi solo australiani, statunitensi e inglesi, popolazioni però con una diffusione di internet molto superiore alla nostra. Dati che emergono da uno studio della Nielsen,...

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(sito neapolis) - Gli italiani sempre più drogati di social network. Non riescono a staccarsene. Peggio di noi solo australiani, statunitensi e inglesi, popolazioni però con una diffusione di internet molto superiore alla nostra. Dati che emergono da uno studio della Nielsen, autorevole osservatorio che analizza i fenomeni del web. A dicembre 2009 sono state sei le ore al mese che in media ogni italiano trascorre collegato ai social network, Facebook ovviamente in testa, seguito da Twitter. Molto, se pensiamo che i nostri vicini tedeschi di ore ne spendono solo quattro. Ma, caso italiano a parte, è tutto il mondo ad appassionarsi sempre più ai social network. Rispetto al 2008 il tempo di connessione a testa è aumentato dell’82 per cento. Per il mercato pubblicitario questa è una buona notizia. Secondo alcune stime provvisorie Facebook quest’anno ricaverà dagli inserzionisti oltre seicento milioni di dollari, contro i 435 del 2009. In crisi invece Myspace, travolto dal fenomeno Facebook, che perde utenti e guadagni. Continua invece a un ritmo che sembra inarrestabile la crescita italiana di Facebook. Sono più di 19 milioni gli italiani registrati al sito. E anche escludendo qualche centinaio di migliaia di profili fasulli o inesistenti, si tratta pur sempre di un numero considerevole. Chissà quanti, tra questi 19 milioni, finiranno con l’essere scientificamente considerati dei veri drogati di internet. Secondo uno studio britannico, l’1,2 per cento degli utenti di internet va in crisi di astinenza se staccato dal pc per un tempo superiore alle abitudini, con relativi problemi di socializzazione e, nei casi più gravi, la comparsa di sindromi depressive.

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