Dopo il caso Marrazzo, il consumo di cocaina ammesso dallo stesso ex-Governatore del Lazio, la presunta black-list dove altri politici e molti VIP sarebbero assidui clienti dei trans e di festini a base di alcol e droghe e, alla volontà di alcuni politici di effettuare dei narco-test volontari, Bruno Vespa decide di fare una puntata intera dedicata a questi temi per discutere con i propri ospiti del mondo politico e la cocaina, e chiedersi: 'è giusto rendere obbligatorio il test antidroga per questa categoria?' Gli ospiti della puntata sono Gianni Alemanno (Sindaco di Roma), Marco Cappato (PR e segr. Ass.Luca Coscioni), Matteo Renzi (Sindaco di Firenze), Andrea Roncato, Giuseppe Povia, Riccardo Gatti (dir.Oss.dipendenze Regione Lombardia), Furio Ravera (dir.reparto detossicazione 'Le Betulle' Milano), Pierluigi Diaco (giornalista). Per introdurre l'argomento vanno in onda alcuni momenti del docufilm 'Cocaina' di Roberto Burchielli e poi subito a parlare di test antidroga 'volontari' dei politici con Alemanno in studio che testimonia la sua negatività alle droghe avendo fatto le analisi delle urine e del capello quanche giorno fa. Cappato fa capire subito come la pensa: 'in Italia le politiche proibizioniste degli ultimi governi non hanno fatto altro che aumentare l'uso delle droghe in modo esponenziale'. Matteo Renzi, sindaco di Firenze parla del progetto del comune ad effettuare il test antidroga a tutti i politici e a tutti i conducenti pubblici. Andrea Roncato parla della dipendenza dalla cocaina e di come ne è uscito, naturalmente tutto ciò è ben documentato nel libro che ha appena pubblicato. Anche il cantante Povia è passato attraverso l'abuso di alcol e cocaina che, in questo caso caso, è finito in tragedia dato che è morto, per incidente stradale, il suo migliore amico. Il servizio testimonia quanti e che politici hanno fatto il narcotest voluto fortemente da Carlo Giovanardi che dichiara: 'promosso!' - Giovanni Serpelloni (capo dip.politiche antidroga della Presidenza del Consiglio) afferma che, anche se il test non è obbligatorio ed è anonimo, ha un grande valore statistico. Intanto in studio, dopo aver ricordato la vicenda Marrazzo, si torna a discutere di proibizionismo e antiproibizionismo. L'ingresso del dottor Riccardo Gatti in studio avviene nel momento in cui si parla di spacciatori ed eventuali ricatti causati da questo tipo di complicità; dopodichè alcuni dati sui consumi nazionali ed europei di droghe: 13 milioni di europei hanno provato almeno una volta nella loro vita la cocaina, 7 mln e mezzo dei quali in età compresa tra i 15 e i 34 anni, solo nell'ultimo anno sono stati 3 milioni. Nei paesi dell'est i consumi di cocaina sono minori rispetto all'Europa dell'ovest, a guidare la top 5 abbiamo: Danimarca, Spagna, Irlanda, Regno Unito e Italia. In Italia i consumatori di cocaina sono stabili: 0,7% dei residenti nel 2001/2002 e anche nel 200772008 abbiamo lo 0,7% mentre è raddoppiato chi ne fa un uso meno costante (fonte istituto di fisiologia clinica del CNR). Nel 2001/2002 l'1,1% dei residenti aveva fatto uso di cocaina almeno una volta nella vita; nel 200/2008 si sale al 2,1% - Il consumatore tipo di cocaina è maschio in età compresa fra i 15 e i 34 anni, ma il vero dato interessante arriva dagli over 34 perchè, se nel periodo 2001/2007 soltanto l'1% dei residenti aveva fatto uso di cocaina, nell'anno 2007/2008 la % sale ad 1 - geograficamente parlando le regioni dove si consuma più cocaina sono: la Lombardia (3,4% dei residenti in età 15/34), il Lazio (3,2%), il Piemonte (3%) e la Liguria (2,6%) - Visto che è stato tirato in ballo diverse volte durante la trasmissione arriva la telefonata di Carlo Giovanardi che torna sul caso Cucchi cambiando un 'pochino' le sue dichiarazioni che parlavano di Stefano Cucchi morto perchè drogato, spacciatore, anoressico ed era pure stato in comunità. Intanto Riccardo Gatti torna a parlare di mercato delle droghe, di consumi legati agli stili di vita e della situazione milanese che vede, ormai dagli anni '90, una vera e propria sinergia pubblicitaria affinchè il prodotto droga sia gestito come consumo di massa e indispensabile per una serata all'insegna del divertimento e della trasgressione. Furio Ravera ricorda che oggi non esiste più il consumo di una sola sostanza e quindi ti identifica in una categoria, ma è di gran moda il policonsumo compresa l'eroina che non fa più paura. Ravera fa un pò di storia sulla foglia di coca e sulla sintesi in cocaina ricordando alcuni personaggi famosi come Freud che ne rimasero prima entusiasti poi capirono che non era la giusta panacea dello spirito. Va in onda un servizio che ci ricorda la vicenda di Rocco Bormioli di Parma, re del vetro, arrestato a marzo perchè coinvolto in traffici legati alla cocaina e alle prostitute. Poi un altro servizio documenta lo spaccio di droga a Perugia; dato che Porta a Porta durante i momenti caldi sull'omicidio di Meredith aveva girato un servizio proprio sull'argomento spaccio, a distanza di un anno Vespa è tornato a vedere se le cose sono cambiate. Arriva il momento di Renato Menneheimer con i sondaggi e vediamo che, le persone da lui intervistate, per il 75% dicono che tutte le droghe sono pericolose sia quelle leggere che quelle pesanti. Riccardo Gatti dice di fare attenzione a pensare che la cocaina venga usata solo in alcune categorie di persone come trans, politici, ricchi; la cocaina è diffusissima tra le persone normali che ne fanno un uso saltuario e, non per questo, meno pericoloso. Un fatto però deve essere chiaro: la somministrazione di cocaina a scopo terapeutico non è possibile nè tantomeno pensabile. Vespa torna per l'ennesima volta sull'argomento meglio l'alcol che le canne o viceversa e, a questo punto Gatti si arrabbia, ricordando che per i tossicodipendenti l'attenzione e le cure ci sono mentre per i consumatori occasionali, nessuno sta facendo niente e, il mercato dello spaccio, conta proprio su questa seconda fascia di consumatori. E poi servizio sul consumo di cocaina a Firenze dove viene intervistata un'operatrice del Ser.T. e il dottor Gatti chiede di rispettare e tutelare questi servizi che sono uno dei pochi servizi sul territorio che riescono a monitorare i consumi di droga mentre stanno cambiando.
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