Guida TV

All’interno del ciclo di documentari Mala Vite, Cult presenta in prima visione assoluta in Italia: 'Ho sniffato un milione di euro'. Il documentario racconta la storia di Alex James, bassista dei Blur con la fama di maledetto e per sua stessa ammissione ex cocainomane incallito. Alex riceve una lettera dal presidente colombiano Alvaro Uribe, che lo invita nel suo paese a toccare con mano le origini e i costi umani della cocaina. Alex accetta e il risultato è scioccante. Vedremo l’ex dei Blur alla ricerca delle filiere che producono cocaina, visitare basi operative di droga, incontri con pusher, sicari, coltivatori, boss e trafficanti. Andremo a visitare basi anti narcotici, in cui i militari colombiani supervisioneranno i campi di cocaina e i lavoratori che giornalmente rischiano la vita nel terreno infestato da mine. Da quest'esperienza nasce quindi un intenso diario in cui si raccontano tutti i mali e le violenze che il trafffico della polvere bianca provoca. Dopo aver parlato col vicepresidente Alex si appresta a seguire i militari del 'plan Colombia' per irrorare le piantagioni di coca con un erbicida. Questo controverso piano è finanziato dagli USA è lo stesso utilizzato in Afghanistan per distruggere le piantagioni di papavero da oppio. É giusto vedere anche l'altro lato della medaglia per questo Alex decide di incontrare ed intervistare un locale spacciatore di cocaina. Quando si parla di cocaina non si può non ricordare Pablo Escobar 'el patron' del cartello di Medellin che, come tutti sappiamo, dopo aver ucciso centinaia di persone che contrastavano il suo traffico fu lui stesso vittima del conflitto che aveva scatenato. Alex va a trovare la zia di Pablo per farle alcune domande sul 'famoso' nipote. Arriva poi il momento di conoscere qualche killer delle organizzazioni criminali legate al traffico di cocaina e, per questo Alex incontra un taxista di cui rimane intensamente affascinato data la sua forza, fierezza e qull'aria da duro che ne fa un personaggio molto sexy. Arriva il momento di andare ad incontrare i contadini che producono la pianta di coca, l'anello povero e più debole di tutta la filiera. Dalla raccolta alla produzione della pasta basica è il passo successivo di Alex che racconta come avviene la trasformazione: prima si impastano le foglie con il cemento, poi si aggiunge la benzina, acqua fredda e acido solforico, si svuota il liquido in eccesso e rimane una pasta. A questo punto la pasta viene fatta bollire con un reagente e si ottiene così una cocaina molto grezza, arriva quindi il momento di vendere la pasta a laboratori più grandi che trasformeranno la pasta in cloridrato di cocaina ovverosia quella sostanza che conosciamo molto bene e che da noi prende diversi nomi: polvere bianca o dell'angelo, neve, ecc.. Occorre un saccone pieno di foglie di coca per ottenere 50 gr di pasta basica da cui si ricaveranno 25 gr di cocaina che, sul nostro mercato, potrà essere venduta a circa 3.000€. É il momento per Alex di andare a trovare un ragazzo americano rinchiuso nel carcere di Bogotà per essere accusato di traffico internazionale di cocaina. Alex incontra il presidente Uribe dopodichè partecipa insieme au gruppo speciale alla distruzione di un laboratorio di cocaina nascosto nella giungla. La cocaina è talmente parte della società che esistono moltissimi gruppi musicali che cantano le gesta dei narcotrafficanti e della loro quotidiana battaglia contro l'esercito, Alez è andato a trovare uno di questi gruppi che, in Colombia, sono seguitissimi. ed è con un concerto e un paese in festa che si chiude il reportage di Alex.