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(sito rai) - La casa degli orrori di Amstetten. Nel sotterraneo segreto una donna è rimasta prigioniera per 24 anni, violentata dal padre e costretta a partorire sette figli. Un caso sconvolgente, ma chiaro nei suoi elementi. Le autorità assicurano quindi un giudizio rapido per...

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(sito rai) - La casa degli orrori di Amstetten. Nel sotterraneo segreto una donna è rimasta prigioniera per 24 anni, violentata dal padre e costretta a partorire sette figli. Un caso sconvolgente, ma chiaro nei suoi elementi. Le autorità assicurano quindi un giudizio rapido per Josef Fritzl, che in autunno affronterà il processo, per rendere conto di un crimine che ha scioccato l’Austria e il mondo intero. La severità non è la caratteristica più importante della giustizia. Chi frequenta i palazzi dove la si amministra chiede invece che indagini, istruttorie e processi in tempi brevi. Elisabeth Rech - Vice Pres. Ordine degli avvocati – Vienna “Direi che in media i tempi della giustizia in Austria sono accettabili. Presentata la denuncia, si aspettano circa tre mesi fino alla prima udienza. Lo stesso vale per gli aggiornamenti: tre mesi e poi si torna dal giudice.” Carrello con atti. Aula udienze.A Vienna, un milione e settecentomila abitanti, arrivano 200.000 denunce l’anno. Dall’apertura di un’indagine alla prima sentenza passano mediamente dodici mesi, ma non tutti i processi arrivano in aula per il dibattimento. Per i reati che prevedono pene inferiori a tre mesi, il procuratore può proporre all’accusato una sanzione alternativa. “Neustart” - “Nuova partenza” è il nome dell’associazione che per il ministero organizza questa seconda chance. L’accusato riconosce la propria colpa e si assume il compito di rimediare. Andreas Zembaty - Portavoce associazione Neustrat “Può farlo pagando una sanzione, oppure dedicando parte del suo tempo alla collettività, svolgendo un lavoro socialmente utile, per esempio, oppure (chi ha commesso atti violenti), scusandosi con la vittima e trovando, in accordo con essa, una forma di risarcimento.” Il sistema delle pene alternative, adottato negli anni Ottanta, è sostenuto dagli stessi magistrati con convinzione. Werner Pleischl - Procuratore gen. - Vienna “A mio parere le pene alternative sono uno strumento eccellente. Impegnano pochi mezzi amministrativi, ma consentono di raggiungere ottimi risultati nel contrastare la piccola criminalità. Si risparmiano i costi del procedimento penale, ma il reato viene ugualmente sanzionato, con un’ammenda o un lavoro socialmente utile.” Non ha diritto a pene alternative chi è riconosciuto colpevole di un reato grave, che prevede pene superiori ai tre anni. Per questi si aprono le porte del carcere. Attualmente in Austria vi sono circa 8600 detenuti, lo 0,1 per cento della popolazione complessiva. Otto detenuti su dieci scontano interamente la pena alla quale sono stati condannati. In tutta l’Austria ci sono 1300 giudici e 330 procuratori. Le due carriere non sono separate. Cosa che solleva anche qui la questione della parità tra accusa e difesa. Werner Pleischl - Procuratore gen. - Vienna “Si ripete spesso che ci sarebbe troppa vicinanza tra procuratori e giudici. Ma io credo che, al processo, anche gli avvocati hanno la possibilità di farsi adeguatamente sentire.” Elisabeth Rech - Vice pres. Ordine degli avvocati - Vienna “Diciamo che la bilancia pende dalla parte del procuratore. Ciò dipende dal fatto che procuratori e giudici fanno la stessa formazione e questo crea tra loro una contiguità che gioca a sfavore dell’avvocato.” Josef Fritzl. Carcere Sicuramente per il 73enne Josef Fritzl non ci saranno pene alternative al carcere. C’è però chi sostiene che sarà difficile anche una condanna all’ergastolo, prevista solo per i reati di omicidio volontario e di strage. Per tutti gli altri reati, la detenzione non può superare la durata di 20 anni.

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