(centrointercultura.foggia.it) - Girato tra Rosarno, Caserta e Roma, il documentario propone un resoconto di quei giorni e di quelli che seguirono raccogliendo le voci di chi, pur protagonista, viene spesso lasciato nel silenzio, restituendo cosi´ la dignita´ del racconto in...
Leggi tutto…
(centrointercultura.foggia.it) - Girato tra Rosarno, Caserta e Roma, il documentario propone un resoconto di quei giorni e di quelli che seguirono raccogliendo le voci di chi, pur protagonista, viene spesso lasciato nel silenzio, restituendo cosi´ la dignita´ del racconto in prima persona ad Abraham, John, Amadou, Zongo, Jamadu, Abraham e Kalifa. Tutti parlano, senza rancore, di cosa e´ successo dal loro punto di vista e descrivono com´era, e com´e´ ora, la loro vita in Italia. Gli scontri di Rosarno, e il successivo trasferimento forzato di oltre un migliaio di migranti che vi abitavano, hanno mostrato come la tratta e lo sfruttamento lavorativo dei migranti e l´assenza di misure concrete contro la xenofobia e il razzismo costituiscano una miscela esplosiva, che mette a rischio i diritti umani di tutti. La tratta e lo sfruttamento dei migranti hanno fatto si´ che migliaia di persone nella zona di Rosarno lavorassero per pochi euro all´ora e vivessero in dormitori senza elettricita´, acqua potabile e riscaldamento.
Parallelamente, la criminalizzazione dei migranti irregolari prodotta dalle norme del "pacchetto sicurezza" ha reso queste persone ancora piu´ vulnerabili, limitando il loro accesso all´impiego, all´alloggio e ai servizi essenziali e, contemporaneamente, scoraggiandoli dal denunciare le violazioni dei diritti umani subite. Per questi motivi, successivamente agli scontri, Amnesty International espresse il timore che le autorita´ italiane non stessero tutelando la dignita´ e i diritti economici e sociali dei migranti, ne´ li stessero proteggendo dalla violenza xenofoba, e chiese all´Italia di dare priorita´ alla lotta contro i crimini motivati dall´odio e dal razzismo, di contrastare efficacemente la tratta di esseri umani fornendo assistenza alle vittime, di invertire la linea introdotta dal "pacchetto sicurezza" che aveva reso un reato l´immigrazione irregolare, e di garantire a tutti i migranti l´accesso a condizioni di vita dignitose. Questi temi sono ancora attuali e l´approccio alle questioni dell´immigrazione, tuttora spesso centrato sulla retorica anti-immigrati e sui respingimenti ad ogni costo, rende ´Il sangue verde´ un documento prezioso da guardare e da ascoltare.
Nascondi testo…