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Servizi andati in onda nel 2010 per democrazia 2.0 (vedi tabella)
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Vi proponiamo alcuni argomenti trattati nei mesi scorsi:
> la scuola 2010 (vedi)
> Dati novembre 2009 Oservatorio Europeo sulle droghe (vedi)
> la scuola 2009 (vedi)
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> gioco d'azzardo (vedi)
> periferie (vedi)
> sport (vedi)
> bulli e baby gang (vedi)
> sistema carcerario (vedi)
Il riconoscimento è stato conferito, nel novembre 2008 dall'European Youth Forum, organizzazione composta dai Consigli nazionali della gioventù e da associazioni internazionali non governative costituita per rappresentare gli interessi dei giovani di tutta Europa. Torino è stata la prima città a dotarsi di un progetto giovani, il luogo in cui è nato il primo Informagiovani d'Italia. In quest'ottica il Centro di documentazione audiovisiva "Steadycam" intende attivarsi per elaborare nei prossimi mesi un piano di azioni che:
- segnali e rilanci con estrema tempestività le iniziative che verranno promosse per l'occasione;
- promuova buone prassi legate alla prevenzione e alla promozione della salute intese in senso ampio (sociale, sanitaria, ecc...) e rispetto ai principali contesti di riferimento adolescenziali e giovanili (sportivo, del tempo libero, scolastico e lavorativo). E' alle prime fasi di studio la promozione di un evento a carattere nazionale che permetta ad operatori sociosanitari, culturali, del tempo libero, insegnanti e giovani stessi di confrontarsi su presupposti, metodologie, sperimentazioni d'eccellenza in relazione agli interventi con e per i giovani;
- rilevi come alcuni media rappresentino e informino i giovani all'interno di una dimensione europea (per esempio rispetto alle tematiche della cittadinanza, della diversità, della mobilità, degli stili di vita e dei consumi, ecc...).
Come prima proposta concreta intendiamo offrire questa nuova sezione all'interno del nostro spazio web dedicato alla documentazione e ricerca. "TORINO CAPITALE EUROPEA DEI GIOVANI 2010" verrà aggiornata settimanalmente e conterrà il meglio (o il peggio, fate voi) di quanto la programmazione televisiva sia riuscita a produrre in relazione alle tematiche adolescenza/giovani - cittadinanza, - Europa - stili di vita - consumi - partecipazione - lavoro - scuola - flussi migratori, ecc...
In particolare ci piacerebbe produrre una riflessione a partire dal ruolo che i media potrebbero assumere nel facilitare i processi di costruzione di un'identità comunitaria tra i cittadini. Un'identità che, da giuridica, dovrà completarsi a livello "emozionale", componendo una sintesi delle diversità, e dotarsi inoltre della possibilità di controllare cognitivamente la dimensione spaziale allargata.
A ben vedere alcuni programmi televisivi si sforzano nel fornici un'immagine "in parallelo" rispetto a aree tematiche: ad esempio operano un confronto tra i diversi modelli di istruzione, sulla legislazione in materia di sicurezza stradale e abuso di alcolici e così via. Sebbene il segnalare affinità e differenze sia un primo passo per avvicinare e da cui partire, riteniamo si debba andare oltre, iniziando a considerare il contesto dell'Unione come un unicum che esprime orientamenti. E da questo esplorare il modo con cui e se questi vengono recepiti a livello locale. Oggigiorno siamo dotati di una doppia cittadinanza, nazionale ed europea e il nostro agire non potrà che riferirsi contemporaneamente ad una dimensione locale/nazionale e ad una continentale per poi gradualmente attestarsi sempre più su questa seconda polarità. . "Il cittadino europeo, dal punto di vista geografico, è autenticamente consapevole della propria appartenenza nel momento in cui riconosce nei paesaggi del continente il vissuto di una comunità di destino (Morin, 2001 (¹)) che, per quanto separata da vicende storiche e distanze culturali, riconosce in esso una matrice comune in cui si rispecchia e su cui fonda il progetto per la sua appartenenza" (²).
(¹) Morin E., I sette saperi necessari all'educazione del futuro, Milano, Raffaello Cortina Editore, 2001.
(²)Alcuni spunti del testo sono emersi dalla lettura dell'abstract: Il sapere geografico come strumento per l'esercizio della cittadinanza europea" di Giorda Cristiano, Università di Torino, Facoltà di Scienze della Formazione, Dipartimento Interateneo Territorio.
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