Precariato e talenti

GAP - Generazioni alla prova   (RAI 3) 13/10/2010  01:10 Talk show
Tematiche: Giovane, Lavoro, Disoccupazione, Disagio, Formazione professionale, Mercato, Sindacato , Diritti sociali politici, Società, Politiche sociali

(sito gap) - Occupazione: penalizzati i giovani - I giovani restano ancora «fortemente penalizzati» nel mercato del lavoro italiano con un tasso di disoccupazione oltre tre volte superiore rispetto a quello complessivo. A marzo il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) si attesta a quota 27,7%, registrando per la prima volta un calo congiunturale (-0,4 punti percentuali su mese) ma in aumento di 2,9 punti percentuali rispetto a marzo 2009. I tecnici dell’Istituto sottolineano che il tasso italiano è decisamente superiore quello relativo alla Ue-27 (20,6%). Se ne discute in studio con Ilaria Lani. Dall’ottobre 2009 è Responsabile delle Politiche Giovanili per la Cgil Nazionale. E’ nata a Cesena, ma attualmente vive a Firenze. Dopo la maturità classica, ha studiato Economia delle amministrazioni pubbliche e delle istituzioni internazionali presso l’Università degli Studi di Siena, dove ha conseguito la laurea nel 2007. Come volontaria dell’Associazione Arciragazzi, a partire dal 2004 si è occupata delle condizioni dei lavoratori atipici di Firenze e dal 2006 fa parte della Segreteria della Federazione dei lavoratori della conoscenza (Flc-Cgil). L’incarico che ricopre all’interno della Cgil è notevole, dal momento che tra gli oltre 5 milioni di iscritti all’organizzazione, negli ultimi anni è salito sorprendentemente il numero dei giovani under 35. Numerose sono state le iniziative promosse dalla Cgil per incentivare un ricambio generazionale all’interno dei suoi gruppi dirigenti e rafforzare la consapevolezza dei sindacalisti più giovani, con l’obiettivo di ridurre il gap generazionale che affligge non soltanto il sindacato ma molte altre istituzioni italiane. Ilaria Lani ha messo in evidenza l’importanza di «costruire forme e spazi per far emergere un punto di vista generazionale all’interno del dibattito sindacale» nell’affrontare le tre priorità della questione giovanile: lavoro, welfare, conoscenza, tra loro profondamente correlati. Tra gli obiettivi principali: la volontà di abolire i contratti atipici e quasi totalmente privi di tutele, che negano i diritti fondamentali e la dignità al lavoro dipendente e promuovere una formazione, portatrice di autonomia e riscatto e che possa trovare riscontro e valorizzazione nei percorsi professionali; la lotta al precariato e ad una politica che mette a rischio il futuro e le prospettive di una generazione alla quale sono state tarpate le ali; l’uso strumentale del conflitto generazionale tra giovani e anziani, i quali risultano condividere esigenze analoghe (diritto alla casa, servizi sociali, trasporto pubblico, necessità di un sostegno al reddito che copra anche i periodi di non lavoro). L’area politiche giovanili si occupa di tutte le problematiche inerenti la condizione giovanile, rappresenta le esigenze dei giovani e tenta di coinvolgerli nella sua attività sindacale, rendendoli protagonisti e creando per loro momenti di confronto e di discussione, come la Festa Nazionale Giovani Cgil che si è tenuta anche quest’anno a Marina di Grosseto tra il 28 e il 30 luglio, dal titolo “Santa Impazienza!Lavoro e diritti ora!”: la festa, con i suoi momenti di approfondimento, formazione e dibattito, è stata un’occasione di confronto intergenerazionale che ha consentito alla voce dei giovani di emergere e di pronunciarsi riguardo al tema dei diritti, della legalità e della partecipazione. Così Ilaria Lani ha spiegato il titolo di questa edizione del 2010 della Festa: «La “Pazienza” per una generazione che si è vista sottrarre opportunità e futuro, non è certo una virtù. Distratti dalle tante promesse mancate non possiamo lasciare che il tempo continui a scorrere impietoso: abbiamo bisogno di risposte, per riconquistare lavoro e diritti, ora». Si occupa anche della condizione studentesca, assistendo i giovani ancor prima del loro ingresso nel mondo del lavoro, attraverso i rapporti con le associazioni studentesche. Risolvere il problema della disoccupazione che colpisce soprattutto i giovani e l’incapacità del nostro sistema economico a valorizzare il capitale umano qualificato è divenuta una necessità impellente: c’è stata una drastica inflessione della domanda di laureati da parte del sistema produttivo, i quali restano a lungo precari e sono tra i più malpagati in Europa. I giovani sono sempre meno incentivati ad investire in conoscenza, con conseguenze devastanti per il sistema formativo che non viene incentivato a migliorare i suoi livelli di qualità ed efficacia. Il nostro è un sistema produttivo che non investe nella conoscenza e nell’innovazione, tanto che è venuto via via ad assumere un ruolo marginale nel contesto europeo. Della condizione dei laureati italiani che scelgono di emigrare all’estero si è occupata la rivista on-line, “Molecole”, un luogo virtuale in cui i giovani possono confrontare le proprie esperienze in modo libero, di cui Ilaria Lani è stata fondatrice insieme ad altri giovani sindacalisti della Cgil, insoddisfatti delle narrazioni “ufficiali” fornite dai media e destinato a chiunque vorrebbe partecipare attivamente al dibattito sull’Italia di oggi, ma si sente escluso.

> Autori: Luigi Bertolo, Lucia Luconi, Sergio Malatesta, Benedetta Rinaldi, Vittorio Rizzo, Daniela Scotto
> Interpreti: Benedetta Rinaldi, Ilaria Lani
> Produzione: Rai educational
> Anno: 2010
> Origine: Italia
> Approccio: Sociologico
> Target: Giovani e adulti
> Importanza: Non fondamentale
> Con testimonianze: si
> Con statistiche: no
> Durata: 32'
> Web: gap
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