Svezia: generazione senza casa

TGR Buongiorno Europa   (RAI 3) 15/11/2009  11:35 Servizio Informativo
Tematiche: Giovane, Lavoro, Casa, Disoccupazione, Politica, Disagio, Bisogno, Genitori, Sociale, Finanziamento, Associazionismo, Società, Mercato

(sito rai) - Alexander ha 19 anni e lavora in un bar a Uppsala. Trenta ore a settimana, al netto delle tasse guadagna 7000 corone al mese, circa 700 euro. Vive con i genitori. Fatti i conti, non potrebbe essere altrimenti. Alexander: “Per affittare un appartamento a Uppsala ci vogliono circa 4000 corone al mese, poi c’è il mangiare e tutto il resto, direi che per vivere decentemente come minimo servono 10.000 corone al mese.” - 10.000 corone, più o meno 1000 euro. Anche in Svezia per molti giovani è questo il budget di sopravvivenza, ma l’età della generazione 1000 euro qui è parecchio più bassa. Oltre i 25 anni la maggioranza ha già superato questa soglia di reddito. 1000 euro è quanto Alexander avrà bisogno per vivere quando l’anno prossimo inizierà l’università. Per studiare avrà un finanziamento statale, secondo un sistema di incentivi che dagli anni 90 punta a combattere la disoccupazione giovanile, anche se con scarso successo. Il 40% degli svedesi sotto i 34 anni ha un titolo universitario contro il 19% degli italiani- ma la disoccupazione tra chi ha meno di 25 anni resta una piaga. A giugno sfiorava il 27%. Tra le cause secondo alcuni ci sarebbe proprio l’abbondanza di laureati, che hanno saturato il mercato, le nuove tipologie di lavoro temporaneo, ma anche - paradossalmente - stipendi d’ingresso relativamente alti. Tomas Lindstrom - consigliere Agenzia per L’Impiego “E’ un fatto positivo, ma il rovescio della medaglia è che non potendo assumere con retribuzioni basse, a quel punto i datori di lavoro preferiscono gente più esperta e sono riluttanti a scegliere un giovane.” Con i contributi statali Alexander prevede di coprire più o meno il 70% di quanto gli serve. Alexander: “Se studi, dallo Stato ricevi 2500 corone al mese. Altre 5000 le puoi avere con un prestito d’onore a lungo termine. Poi però devi comunque trovarti un lavoretto, se vuoi abitare in un alloggio decente.” Un alloggio decente. E’ questo il vero grande problema anche per i giovani svedesi. Secondo l’Unione nazionale inquilini sono più di 200.000 in cerca di casa. 30.000 in più rispetto a 10 anni fa. Quelli che vivono per conto proprio restano tantissimi rispetto all’Italia 8 su 10 tra i 20 e i 27 anni, ma dal ‘97 a oggi sono diminuiti del 5%. Ragazza - receptionist: “In città come Stoccolma, Malmo o Goteborg in pratica sei costretto a comprare. Conosco gente che a 30 anni non ha ancora una casa. Io adesso ce l’ho, ma ho lavorato duro per 10 anni… Vivendo col mio ragazzo per l’alloggio spendiamo il 25-30% di quello che guadagniamo.” Ragazzo – venditore di cellulari: “L’appartamento mi costa 5000 corone, 500 euro al mese. Non è in affitto, è mio. Se compri, oggi ti costa meno dell’affitto.” Sotto i 30 anni, 6 svedesi su 10 vivono in affitto. Il mercato è dominato dall’edilizia pubblica, perché ai privati affittare conviene poco. Il 90% dei contratti sono negoziati dalle organizzazioni degli inquilini e parametrati sui canoni dell’edilizia pubblica. Risultato: affitti ragionevoli, ma case poche. Elsa Reimerson - responsabile associazione “Voglio una casa subito” “In Svezia il problema non è tanto il costo, ma la carenza di alloggi. Si è costruito pochissimo negli ultimi 20 anni e l’offerta è poco variata, per lo più si tratta di appartamenti grandi, che i giovani non possono permettersi.” Inger Ashing - Consiglio Naz. Affari Giovanili (Ungdomsstyrelsen) “Metà dei comuni in Svezia non sono in grado di fornire gli alloggi che i giovani cercano. Nelle grandi città è più difficile trovare un appartamento, quindi i giovani hanno più problemi a uscire di casa. Allo stesso tempo però è più facile trovare lavoro, quindi non si può dire che per i giovani sia meglio o peggio che altrove.” - Un libro bianco su “i giovani e la casa” pubblicato 2 anni fa, fotografa una vita dura fuori dal nido familiare. C’è chi ha traslocato anche 10 volte da quando ha lasciato i genitori, uno su 5 ha dovuto tornare in famiglia una o più volte perché non aveva più un posto dove vivere. Le associazioni degli inquilini premono per una svolta nella politica edilizia. E a darla potrebbero essere i figli del baby boom di fine anni 80, che presto andranno a ingrossare ulteriormente le fila dei giovani a caccia di casa. Molti l’anno prossimo voteranno per la prima volta. Elsa Reimerson - responsabile associazione “Voglio una casa subito” “E non solo! Anche i loro genitori andranno a votare. Per questo contiamo che programmi e impegni elettorali finalmente comprenderanno anche un piano di edilizia pubblica indirizzato ai giovani.”

> Autori: Pardini Paolo, Trussoni Ezio, Costa Alessandra
> Interpreti: Pardini Paolo, Lindstrom Tomas, Reimerson Elsa, Ashing Inger
> Produzione: Rai
> Anno: 2009
> Origine: Italia
> Approccio: Informativo
> Target: Tutti
> Importanza: Non fondamentale
> Con testimonianze: si
> Con statistiche: no
> Durata: 5'
> Web: tgr buongiorno europa
> Note: in streaming la puntata
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