Spagna: vita da 'mileuristas'

TGR Buongiorno Europa   (RAI 3) 15/11/2009  11:20 Servizio Informativo
Tematiche: Giovane, Lavoro, Disoccupazione, Genitori, Famiglia, Bisogno, Sistema economico, Tendenze, Sindacato , Casa, Internet, Mercato, Società

(sito rai) - Ivan Torres – elettricista - “Sto pagando un mutuo di 700 euro senza riuscire a diventare indipendente. Se lasciassi la casa dei miei non ce la farei ad arrivare alla fine del mese”. Avere una casa e non poterci abitare. Ivan, 26 anni, elettricista a 1200 euro il mese, per non perderla ha dovuto affittarla. Elena insegna in una scuola per sordomuti, la sua situazione è ancora più complicata. Elena “Guadagno 800 euro al mese… non arrivo a mille” Iniziamo a lavorare in settembre e continuiamo fino a giugno. D’estate ci buttano per strada, non abbiamo ferie pagate, né niente. Avere tre mesi di ferie senza soldi non è bello. Bisogna inventarsi qualcosa perché le spese, quelle, ci sono lo stesso” In Spagna c’è una parola per descrivere la vita di giovani come Ivan e Elena: “Mileuristas”. A Barcellona, per vivere dignitosamente, di euro al mese ce ne vorrebbero almeno 1600. E invece sembrano essere proprio loro i bersagli preferiti della crisi. Gonzalo Bernardos – docente di Economia – Universita’ di Barcellona “Le imprese non licenziano il peggiore, il meno valido, il meno produttivo. No. Licenziano quello che costa meno. E quello che costa meno è l’ultimo arrivato”. Il messaggio del professor Bernardos ai suoi studenti è amaro. Nel primo trimestre del 2010 in Spagna ci saranno 5 milioni di disoccupati e per la maggior parte saranno giovani. Gonzalo Bernardos – docente di Economia – Universita’ di Barcellona “Ci sono già diverse coppie che hanno perso la casa. E la domanda da un milione di dollari è: andiamo a vivere dai tuoi o dai miei? Questo per un giovane è difficile da accettare, perché non ritorna dai suoi per Natale: ci torna da fallito!” Il principale ostacolo verso l’indipendenza resta la casa. L’Avalot, il gruppo dei giovani del sindacato UGT, ha raccolto a Barcellona 50 mila firme per chiedere investimenti nelle Viviendas de Proteccion Official. Chakir El Homrani - Avalot UGT “Un’iniziativa che abbiamo fatto è chiedere all’amministrazione catalana che il 65% delle nuove case siano popolari, che il 70% di queste vengano date in affitto e che il governo investa il 7% del bilancio per la politica abitativa” “La vita dei giovani alle prese con un lavoro sempre più precario e mal pagato sta diventando difficile anche qui a Barcellona. C’è in particolare la storia di un ragazzo che ha lanciato una specie di appello via internet per poter migliorare la sua condizione diventando -pensate- “cittadino svedese” Per avere la cittadinanza svedese, il protagonista di questa storia immaginaria deve superare una serie di prove psico-attitudinali: mangiare tre chili di Krisprolls, riuscire a montare un mobile Ikea, vedere al cineforum l’opera completa del regista Ingmar Bergman. Il nostro aspirante svedese cade però sull’ultima prova, quella del musical “Mammamia”, perché non riesce a liberarsi dagli impegni di lavoro. Dietro questi video, in realtà, c’era l’inizio di una campagna dei giovani del sindacato UGT contro la direttiva delle 65 ore come tetto massimo lavorativo settimanale. Miguel Angel Escobar - Dir. Comunicazione UGT “Siamo riusciti a mobilitare tantissima gente. Gli euro parlamentari spagnoli hanno ricevuto qualcosa come 400 mila mail. Con questa campagna siamo riusciti a sensibilizzare prima loro, che hanno votato contro; alla fine la direttiva è stata bocciata dal Parlamento Europeo”. L’altra iniziativa riguarda il precariato. Alcuni ragazzi hanno registrato con il cellulare situazioni nell’ambiente di lavoro, minacce, discriminazioni. Anche in questo caso, tutte le prove sono finite sul web garantendo l’anonimato per chi denunciava. “Questi ragazzi si sono presentati al pubblico con un passamontagna. Si sono chiamati “commando precario”. Precari per le loro condizioni di lavoro. Erano lì per parlare, per raccontare la loro situazione. Alla fine, davanti a tutti, si sono calati i pantaloni “. E l’appello del sindacato ai giovani è proprio quello di non “abbassare i pantaloni” davanti alle difficoltà. Per ricordare che, accanto ai doveri, ci sono anche i diritti.

> Autori: Pardini Paolo, Trussoni Ezio, Rotondi Enrico
> Interpreti: Pardini Paolo, Gonzalo, El Homrani Chakir, Escobar Miguel Angel
> Produzione: Rai
> Anno: 2009
> Origine: Italia
> Approccio: Informativo
> Target: Tutti
> Importanza: Non fondamentale
> Con testimonianze: si
> Con statistiche: no
> Durata: 5'
> Web: tgr buongiorno europa
> Note: in streaming la puntata
> Streaming: leggi il dettaglio dello streaming >>