Barcellona: questione di lingua

TGR Buongiorno Europa   (RAI 3) 01/11/2009  11:15 Servizio Informativo
Tematiche: Linguaggio, Lavoro, Discriminazione, Formazione, Scuola, Insegnante, Università, Didattica, Integrazione, Società, Conflitto, Cultura, Comunicazione, Giovane

(sito rai) - Bernardo Atxaga – scrittore basco - “Morte e vita delle parole ..Così muoiono le parole antiche. Come fiocchi di neve che dopo aver esitato nell’aria cadono al suolo, senza un lamento. Dovrei dire: tacendo” - Una lingua misteriosa, cosi diversa dagli altri ceppi europei. E’ il basco, con il catalano e il galiziano una delle lingue ufficiali riconosciute dalla costituzione spagnola accanto al castigliano. Non sono dialetti –questo va detto- ma spesso nelle autonomie le questioni linguistiche diventano motivo di scontro politico con il governo centrale. Qui in Catalogna l’ultimo episodio di tensione si e’ avuto in un paese dove in una domenica di settembre si e’ improvvisato un referendum separatista. Le reazioni dei nazionalisti non si sono fatte attendere. La questione linguistica in Spagna e’ tutt’altro che un dettaglio. In una regione economicamente importante come la Catalogna, ad esempio, non sapere la lingua locale può costituire un problema anche per chi lo spagnolo lo parla bene. Per le strade di Barcellona i cartelli e le insegne sono in catalano o perfettamente bilingui. Nelle edicole i quotidiani locali sono prevalentemente in catalano. Così come due canali della televisione, quelli che di solito si trovano accesi nei bar e nei locali pubblici.. Gli spettacoli nelle strade così come le feste popolari sono i luoghi in cui la lingua locale prevale. Per i catalani, però, il problema non esiste. Le polemiche sulla lingua come elemento di divisione, discriminazione, per loro sono più che altro frutto di speculazioni politiche. Camil Ros –sindacalista UGT - “Qui non c’e’ nessun conflitto. Addirittura in alcune zone della Catalogna possiamo incontrare immigrati con il problema opposto: sanno bene il catalano ma non capiscono il castigliano. Non e’ un confronto politico – ideologico come vorrebbero farci credere alcuni media. Il problema e’ che la lingua a un immigrato può servire per lavorare..!” Già, il lavoro tra gli adulti che frequentano le scuole di catalano sparse per Barcellona troviamo molti immigrati. Vengono da tutto il mondo: asiatici, ucraini; ma ciò che colpisce e’ che la maggior parte di loro arriva da paesi latini e persino da altre regioni della Spagna. Sono loro a sentirsi più a disagio: stranieri tra gli stranieri, come questa ragazza di Saragozza. “Beh io mi sto laureando in inglese. Per insegnarlo mi chiedono di superare anche un esame avanzato di catalano. Non mi sembra giusto. Comunque mi sono messa a studiarlo anche perché vivo qui da tempo e mi trovo bene” - Lluis Murva – insegnante di catalano - “E’ più che altro una lingua di comunicazione, serve per poter stabilire relazioni. Più che essere necessaria, ti facilita l’introduzione nel mondo del lavoro. Se per esempio cerchi un posto inun supermercato, e’ molto più facile trovarlo, se parli il catalano“ - Brazil - “Non e’ molto difficile da capire. Solo che mi suona strano come si pronuncia, come si parla..” - Gloria - “Avevo trovato lavoro in un’agenzia di viaggi, ma per essere assunta chiedevano che sapessi il catalano” - Miguel Angel Escobar – Dir. Web Tv “Canal UGT” - “Molti immigrati qui vedono l’apprendimento della lingua catalana come un fattore di progresso sociale. Il riconoscimento di un fattore che può consentire una maggiore integrazione in una nazione come la Catalogna. E tutto questo si vive nella massima normalità, non ci sono problemi legati a questo”. Che un immigrato cerchi di imparare la lingua per i catalani e’ un segnale evidente della sua volontà di integrazione. E in fondo le regole per diventare catalano a tutti gli effetti sono semplici. - Lluis Plan - architetto -“Catalani si nasce ma anche si diventa. Come diceva il nostro presidente Jordi Pujol può dirsi catalano chi in questo paese vive e lavora”.

> Autori: Trussoni Ezio, Pardini Paolo, Rotondi Enrico
> Interpreti: Atxaga Bernardo, Ros Camil, Murva Lluis, Escobar Miguel Angel, Plan Lluis
> Produzione: Rai
> Anno: 2009
> Origine: Italia
> Approccio: Informativo
> Target: Tutti
> Importanza: Non fondamentale
> Con testimonianze: si
> Con statistiche: no
> Durata: 5'
> Web: buongiorno europa
> Note: in streaming la puntata
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