Una platea per l'Europa - Giochi Senza Frontiere

La storia siamo noi   (RAI 3) 05/01/2008  23:00 Documentario
Tematiche: Sport, Giovane, Città, Partecipazione, Socializzazione, Televisione, Aggregazione, Società, Sistema economico

E’ cosa risaputa che tra gli affezionati lettori di Tvblog vi siano molti nostalgici di programmi vecchio stampo, tra i quali Giochi senza frontiere, la storica trasmissione estiva - con alcuni esperimenti invernali - nella quale squadre appartenenti a diverse Nazioni europee si sfidavano in una serie di prove divertenti e spesso molto particolari. Il programma, che andava in onda in contemporanea in moltissimi Stati, è andato in onda fino al 1999 e per l’Italia ha avuto come conduttori, tra gli altri, Ettore Andenna, Claudio Lippi e, nelle edizioni iniziali, Enzo Tortora. Seppure il sito ufficiale de La storia siamo noi non dia notizie dettagliate, è ufficiale la programmazione di una puntata speciale dal titolo “Una platea per l’Europa - Giochi senza frontiere” dedicata alla manifestazione. L’occasione è ottima per conoscere la storia della manifestazione e per rivederne i momenti più belli, dato che probabilmente, in modo più o meno radicato, Giochi senza frontiere si è ritagliato un posticino nella memoria di chiunque sia stato giovane nei suoi momenti di maggior “splendore”. In attesa del ritorno dei Giochi - cosa che doveva avvenire già nell’estate del 2007, ma che è stata invece posticipata a data da destinarsi (si parla dell’estate 2008, ma non ci metterei la mano sul fuoco) - vediamo una delle mitiche prove. L’edizione è quella del 1992 e a presentare i Giochi vediamo una giovane Maria Teresa Ruta a fianco dell’ottimo Ettore Andenna. Non poteva mancare la testimonianza di Guido Pancaldi (arbitro di JSF dal 1966 al 1989) - Per me vera e propria trasmissione culto, me ne sono perso poichissime puntate, soprattutto all'inizio quando i paesi dell'allora MEC erano 6 così come erano 6 i paesi che rappresentavano la nazione (poi si è aggiunta la Gran Bretagna anche se ancora non era entrata nel mercato comune). Potrei forse risultare un nostalgico, ma questa era vera e propria sana competizione (niente danari, niente Moggi e similari, arbitri senza ombre, alla fine tutti contenti). Fra immagini di repertorio e interviste attuali degli allora protagonisti si ripercorre il momento del boom economico italiano dove lavoro e speranza di un futuro migliore erano talmente evidenti che nessuno si sarebbe mai sognato che, soltando 30 anni dopo, si sta a discutere di un'Italia depressa e ferma al palo, fatta solo di anziani e con un futuro che dire "grigio" è ostentare grande ottimismo. (sito tvblog.it) - Ci sono cose che giacciono nella memoria senza affiorare per lungo tempo. Poi capita che uno scopra dell’esistenza di un certo libro (Trent’anni di Giochi, e i ricordi si ripropongono vividi e colorati. Colorati quanto l’ultima edizione di Giochi senza frontiere, che si è tenuta nel 1999. A pensar quanti anni sono passati, sembra quasi impossibile visto che ricordo lunghe estati d’infanzia in cui l’appuntamento televisivo più frequente - non che si guardasse poi molta televisione, a casa mia. Chissà com’è nata, questa passione - era proprio con Jeux sans frontières (It’s a knockout, il titolo inglese), con quella strana trasmissione a multiconduzione, in cui si sentiva un arbitro che faceva un conto alla rovescia in francese, in cui si tifava come se ci fosse di mezzo la nazionale di calcio, in cui - in maniera quasi inconsapevole - si prefigurava in qualche modo l’Unione Europea. Trattasi, per i più giovinetti, di una trasmissione televisiva prodotta dall’EBU (European Broadcasting Union) in cui squadre di città o cittadine in rappresentanza di diverse nazioni, si sfidavano in una serie di giochi. La mia memoria di telespettatore rammenta, chissà perché, solo le edizioni estive. Ma una rapida ricerca in rete rivela ben venti edizioni invernali (!) con i titolo di Giochi sotto l’albero (It’s a Christmas Knockout) e Questa pazza pazza neve. L’Italia però non partecipò a tutte, e questo giustifica in qualche modo i miei ricordi offuscati. Ora, sul sito ufficiale della EBU è presente quello che dovrebbe essere l’annuncio ufficiale per la nuova edizione del 2007, che sarebbe prevista per il mese di luglio. Parteciperebbero: Belgio (emittente: RTBF), Croazia (HRT), Spagna (TVE), Olanda (NOS), Portogallo (RTP), Slovenia (Rtv Slovenija), e Italia (RAI). L’Italia è l’unica nazione ad aver partecipato a tutte le edizioni estive, dal 1965 al 1982 e poi dal 1987 fino al 1999, vincendone quattro (1970, 1978, 1991 e 1999).

> Autori: Corsini A. Piero, De Santis Massimiliano, Ghezzi Daniela, Melega Marco, Rizzelli Stefano, Liuzzi Marina
> Interpreti: Minoli, Giovanni, Pancaldi Guido, Ardenna Ettore, Carlucci Milly
> Produzione: RAI educational
> Anno: 2007
> Origine: Italia
> Approccio: Sociologico
> Target: Tutti
> Importanza: Non fondamentale
> Con testimonianze: si
> Con statistiche: no
> Durata: 65'
> Web: Visita il sito web di riferimento.
> Cod: D784-7
> Streaming: leggi il dettaglio dello streaming >>