SHARON TATE E SATANA MANSON. MISTERI DI UN MASSACRO

Enigma   (RAI 3) 29/06/2007  20:50 Inchiesta
Tematiche: Sette religiose, Movimento, Morte, Giovane, Vittima , Immagine, Disagio, Malattia mentale, Allucinogeni, Consumo, Abuso, Reato, Conflitto, Carcere, Violenza, Società, Sistema

(sito rai) - Un massacro in una fastosa villa di Bel Air, tra le vittime la bellissima Sharon Tate, moglie del regista Roman Polansky all'ottavo mese di gravidanza, e sullo sfondo riti satanici, droghe e la "Hollywood babilonia". Una storia che risale al 1969 e che destò grande scalpore in tutto il mondo, della quale si occupa Enigma, il settimanale di Rai Tre condotto da Corrado Augias. Molte le cose ancora da chiarire e analizzare a cominciare dalla figura dell'omicida, Charles Manson, leader di una comunità hippy, passato alla storia come l'incarnazione del male, tanto da meritarsi l'appellativo di "Satana". E poi i rapporti del mondo hippy con lo star system hollywoodiano, della cultura alternativa con il satanismo e le droghe, il fascino che ancor oggi Manson suscita in certi ambienti. Un caso di tanti anni fa ma con risvolti che riguardano anche certi fenomeni del mondo di oggi. In studio, con Augias, il regista Dario Argento, i giornalisti Vittorio Zucconi e Paolo Zaccagnini, il criminologo Massimo Picozzi, padre Gabriele Amorth, il farmacologo Silvio Garattini. Quella notte furono 5 le persone massacrate a coltellate e con svariati colpi di pistola. Da subito l'imputato principale della strage viene ritenuto Charles Manson che, grazie ad abbondanti dosi di LSD, era riuscito a sottomettere moltissime persone, soprattutto ragazze e, si pensa che il mandante della strage sia lui. Non solo, poco dopo un'altra strage con modalità simili, viene rinvenuta a Los Angeles, questa volta le vittime sono due, marito e moglie, pugnalati decine di volte. In tutti e due i casi, la scritta sul muro "death to pigs" (morte ai porci) e "helter skelter" (sottosopra) scritte col sangue hanno fatto pensare che il mandante fosse uno soltanto: Charles Manson. Manson nasce a Cincinnati e passa i suoi primi 32 anni ad entrare ed uscire dal carcere, a questo punto si trasferisce a San Francisco e sposa la cultura hippy e fonda una comune vicino a Los Angeles. In questa comune si usano droghe, si pratica sesso libero e si rubacchia qua e là per sopravvivere. La comune è frequentata da ragazze giovanissime, borghesi, ricche e hanno un'adorazione assoluta per Manson. Con Silvio Garattini si parla di cos'era LSD e dei danni psichici che ha procurato nei giovani americani. Oggi quell'acido lisergico è sparito dalla circolazione perché troppo potente e troppo rischioso, anche per gli spacciatori, trattarlo. Nel luglio del 1970 comincia il processo pubblico a Charles Manson come mandante e alle 4 ragazze che materialmente hanno portato a termine le stragi di Los Angeles. Il processo si concluderà con la condanna all'ergastolo di tutti gli imputati anche se non si è mai capito veramente il movente di tanta violenza ed efferatezza. Manson è ancora vivo e ancora in carcere e continua a processare la sua innocenza. Famosa la frase in cui dice: "credetemi, se avessi cominciato ad uccidere, non sarebbe rimasto vivo nessuno!" Alla fine vanno in onda dei brani dell'autobiografia di Polansky che ricorda con affetto la povera Sahron Tate.

> Autori: Augias Corrado, Cirafici Francesco, Piro Aldo
> Interpreti: Augias Corrado, Argento Dario, Zucconi Vittorio, Zaccagnini Paolo, Garattini Silvio, Picozzi Massimo
> Produzione: RAI
> Anno: 2007
> Origine: Italia
> Approccio: Sociologico
> Target: Giovani e adulti
> Importanza: Fondamentale
> Con testimonianze: si
> Con statistiche: no
> Durata: 115'
> Web: Visita il sito web di riferimento.
> Cod: D668-3