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L'anoressia e l'industria della moda

L'anoressia e l'industria della moda


Current Doc  (Current TV)

25/02/2010  05:30

Inchiesta


Tematiche: Anoressia, Moda, Donna, Giovane, Industria, Tendenze, Immagine, Comportamento a rischio, Vittima , Adolescenza, Internet, Corpo, Riabilitazione

Dietro al glamour e al fascino delle passerelle si nasconde un errato modello di vita per ragazze pronte a rischiare l'anoressia pur di diventare top model? Girato tra Madrid, Parigi e Milano, l'inchiesta si interroga sui drammatici retroscena del mondo della moda. L'inizio fa vedere come la Spagna abbia deciso, in modo serio, di combattere l'anoressia pesando le modelle prima delle sfilate chi, per esempio è alta 1,75 cm e pesa meno di 56 kg è automaticamente esclusa. Ma le cose non funzionano così dappertutto infatti nei diversi studi effetuati intorno all'anoressia, sia nei paesi occidentali che orientali, sembrano confermare che i paesi piu’ colpiti siano quelli piu’ progrediti industrialmente. Una sindrome legata al benessere il cui modello di bellezza sarebbe la donna divorata dalla anoressia nervosa. In particolare l’uragano anoressia ha travolto il mondo della moda additata come uno dei maggiori responsabili dei disturbi alimentari che hanno causato morti a catena di giovanissime modelle e non solo. Nonostante in questi ultimi anni siano stati fatti molti propositi dal mondo fashion a riguardo, L’ABA (l'associazione per lo studio e la ricerca su anoressia e bulimia) nota come "anche quest'anno la settimana delle sfilate milanesi ripropone l'anoressia in passerella", e "non è servito a molto il percorso che ha visto riuniti il mondo della Moda e della Salute negli ultimi due anni". L’allarme diventa ancora piu’ preoccupante e urgente quando scopriamo una campagna/comunity pro anoressia e bulimia sulla rete internet promossa da blog ad hoc e non solo. Stiamo parlando di Blog pro ana e pro mia dove regna l’imperativo 'think thin', pensare magro con tanto di slogan, tutti uguali, come "Ana is not a disease it' a lifestyle" (Ana non è un disagio ma uno stile di vita). I siti cosiddetti "pro-ana" (ana sarebbe un diminutivo vezzoso per anoressia e mia per bulimia) e "pro mia" sono centinaia, tutti inneggianti all'anoressia e alla bulimia quali stili di vita. Trovarli nel web è semplice. Basta cliccare queste sigle su internet e il gioco è fatto. In rete si trovano anche giochi interattivi che inducono le giovanissime a far diventare i propri personaggi anoressici, dove tutto è lecito. Perfino utilizzare pillole e lassativi virtuali. Ma non solo donne. E' in aumento anche tra i maschi di età compresa tra i 13 e i 17 anni. Anche loro aprono un blog "pro-ana" come "monello89" che nel suo post iniziale scrive: "ho scoperto grazie a youtube cosa sia il pro-ana e pro-mia mi sono documentato e ho deciso che da domani di nuovo dita in gola! Sarò un pro-mia finkè nn riuscerò a essere disgustato dal cibo e arrivare a rifiutarlo!". La parte conclusiva dell'inchiesta è girata in un reparto ospedaliero di Parigi dove vengono curate molte giovani ragazze anoressiche.

> Origine: 

Francia

> Voto: 

1 2 3 4 5

> Da vedere perchè: 

Lo potrei utilizzare...

Voglio approfondire il tema

> Elenco repliche: 

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