Rai - Segretariato Sociale Regione Piemonte
ASL CN2

Guida TV

Quel nonno italiano del videoclip

Quel nonno italiano del videoclip


TG2 Dossier  (RAI 2)

25/07/2009  23:30

Inchiesta


Tematiche: Giovane, Immagine, Musica, Mass media, Tendenze, Comunicazione, Industria, Mercato, Conflitto, Mafia, Cultura, Arte, Linguaggio

Non è “Bohemian Rhapsody” dei Queen il primo videoclip della storia, come convenzionalmente si tende a ritenere. La prima pellicola a colori realizzata per la promozione di un brano musicale è del 1959 e fu concepita in Italia per il cosiddetto Cinebox, il voluminoso “juke-box ad immagini” che per la prima volta consentiva di vedere e non solo ascoltare gli interpreti delle canzoni. Renato Carosone, Don Marino Barreto Jr, Peppino Di Capri e Nilla Pizzi aprirono la strada a tutti i cantanti degli anni ‘60, dando il via a un’avventura che coinvolse anche registi allora esordienti come Claude Lelouch, Francis Ford Coppola e Robert Altman. Un’avventura che per la prima volta viene narrata in tv a Tg2 Dossier, seguendo il filo di un racconto che intreccia filmati inediti alle cronache della piccola guerra commerciale che il cinebox innescò tra Italia, Francia e Stati Uniti, finendo per suscitare l’interesse delle famiglie mafiose di New York e la dura repressione dei G-men di Robert Kennedy. Intervista a Paolo Emilio Nistri (cons.del. Ottico Meccanica Italiana) che produsse il cinebox. Roby Matano leader de "I campioni" fu uno dei tanti artisti presenti nel cinebox che piacque subito ai giovani. Alberto Moro montatore film parla della quantità di filmini montati per il cinebox. Vanno in onda moltissimi filmati dell'epoca, tutti tratti da quei juke-box che proiettavano anche immagini. Parla Clem Sacco predecessore del "demenziale" che riusciva a trovare spazio, per far conoscere la sua musica, solo sul cinebox. Ma la Francia non rimase a guardare e grazie allo "scopitone" (versione d'oltrampe del cinebox) sponsorizzava i suoi artisti, comici compresi, come per es Henry Salvador. In Italia spopolavano i "Brutos" al punto che fecero uno spot per pubblicizzare il cinebox. L'industria, soprattutto quella automobilistica, vide nel cinebox e scopitone un perfetto elemento di pubblicità e lo usarono moltissimo. Nel 1964 sfondò anche negli States e Robert Altman fu uno dei tanti registi di Hollywood prestati allo scopitone. Tutti gli artisti più famosi dell'epoca passarano attraverso quel mezzo di comunicazione musicale, per promuovere nuove mode e nuovi balli, oltre alla trasgressione sensuale che in TV era censuratissima. In Francia Brigitte Bardot e in Italia Ornella Vanoni portarono la loro sensualità sul videobox. Ma il mezzo audiovisivo cadde in disgrazia nella metà degli anni '60 perché troppo appetibile dalla mafia e per questo praticamente vietato negli USA. Poi l'avvento della televisione a colori fece il resto.

> Autori: 

Bovi Michele

> Interpreti: 

Marroni Stefano, Nistri Paolo Emilio, Sacco Clem

> Origine: 

Italia

> Voto: 

1 2 3 4 5

> Da vedere perchè: 

Lo potrei utilizzare...

> Elenco repliche: 

RAI 2, 25/07/2009 23:30

Torna alla guida
Versione stampabile

A.S.L. CN2 Ser.T. Alba-Bra • Centro di documentazione - Corso M. Coppino, 46/a - 12051 ALBA (CN) - Tel. 0173/316210 • P. IVA 02419170044

Powered by Blulab