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Tasso Zero

Quanto sia voluto non lo sappiamo, di certo la concomitanza con il divieto ai minori di 16 anni di consumare alcolici a Milano e le nuove normative del codice della strada ha di fatto riempito tutti i telegiornali per diversi giorni. Come sempre un divieto imposto dalle autorità genera discussione. Andando con ordine, si comincia con l'ordinanza del Sindaco di Milano Letizia Moratti che da lunedì 20 luglio, in prova per 4 mesi, vieta tassativamente ai minori di 16 anni di comprare o consumare alcolici, pena una multa di 450€ recapitata ai genitori. Ricordiamo che Milano è la città più proibizionista d'Italia infatti, anche chi fuma uno spinello in strada viene multato di 500€. Le motivazioni che hanno spinto a questa scelta sono nelle parole pronunciate dal Sindaco stesso al TG1: "Con questo provvedimento noi vogliamo aiutare i ragazzi a liberarsi da questa schiavitù, costruire responsabilmente il loro futuro e aiutare le famiglie a non sentirsi sole nell'educazione dei figli" (vedi). Come detto c'è chi non è d'accordo con questo tipo di scelte come nel caso di Iesolo (VE) dove molti gestori e l'assessore regionale alle politiche sociali, Stefano Valdegamberi, contestano l'ordinanza meneghina dicendo che la sola sanzione non serve a nulla, e propongono un corso obbligatorio per le famiglie i cui figli sono stati pizzicati col bicchiere in mano (vedi). La pensa così anche la più televisiva fra le psicoterapeute Maria Rita Parsi presente negli studi del TG La7 (vedi). L'altro elemento di cronaca riguarda le nuove norme del codice della strada che sono naturalmente improntate ad una maggiore severità nei confronti di chi consuma alcol o droghe e poi si mette alla guida. Per i giovani dai 18 ai 21 anni e per gli autisti di professione è entrato in vigore il "tasso zero" ovverosia niente alcol e niente droghe alla guida dell'auto, pena 624€ di multa in prima istanza e revoca della patente se fermati una seconda volta.

 

Ebbene sì, anche nel migliore dei casi, si parla solo ed esclusivamente di sanzioni e di multe, spesso a carico dei genitori. Prevenzione, informazione, educazione, peer education: parole obsolete e che, soprattutto, non fanno ascolto! 

(Qui dei seguito gli altri servizi che hanno trattato l'argomento)

 

La Redazione



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